I monologhi durano circa 40 minuti e sono interpretati da attori professionisti. La scelta di impiegare gli attori è legata al desiderio di sfruttare le potenzialità della comunicazione e l’accompagnamento dello strumento musicale (con l’alternanza di violino, sax e tromba) vuole sottolineare i momenti più salienti del racconto. Molto spesso, nei contesti a contenuto formativo, al termine del monologo segue un momento di debriefing per stimolare i partecipanti a condividere le riflessioni scaturite dal racconto. Le storie di Companies Talks, nella loro duplice versione “live” e “online”, vengono generalmente impiegate dai nostri clienti in due macro-contesti:
I testi sono stati sviluppati per intrattenere l’audience con spunti relativi a modelli di business e soft skills. Lo scopo è quello di coinvolgere lo spettatore raccontando gli eventi, le condizioni e le scelte che hanno portato questi progetti a diventare i player di riferimento nei loro settori.
Dal punto di vista narrativo le storie di Companies Talks non hanno l’obiettivo di celebrare i successi di importanti realtà aziendali: sono invece l’occasione per ricostruire la vita di questi progetti a partire dal background dei fondatori, dagli errori commessi, dai raffinamenti successivi della vision. E’ nella condivisione delle difficoltà affrontate dai fondatori di questi progetti che i partecipanti possono ritrovarsi per collegare questi momenti di crisi alla propria esperienza, personale e professionale.
Quello che emerge è un ritratto meno “eroico” e profetico dei protagonisti, che risultano invece degli attenti lettori della nostra società, costantemente dedicati al miglioramento continuo dei loro prodotti o dei loro servizi.