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IL FORMAT


I monologhi durano circa 40 minuti e sono interpretati da attori professionisti. La scelta di impiegare gli attori è legata al desiderio di sfruttare le potenzialità della comunicazione e l’accompagnamento dello strumento musicale (con l’alternanza di violino, sax e tromba) vuole sottolineare i momenti più salienti del racconto. Molto spesso, nei contesti a contenuto formativo, al termine del monologo segue un momento di debriefing per stimolare i partecipanti a condividere le riflessioni scaturite dal racconto. Le storie di Companies Talks, nella loro duplice versione “live” e “online”, vengono generalmente impiegate dai nostri clienti in due macro-contesti:

  • FORMAZIONE E RISORSE UMANE: di solito all’interno di progetti di People Development, Formazione o di Engagement, ma anche in fasi di recruiting o in progetti di Digital Transformation.
  • COMUNICAZIONE ED EVENTI: come strumento di business entertainment durante eventi aziendali o pubblici.

I TEMI


I testi sono stati sviluppati per intrattenere l’audience con spunti relativi a modelli di business e soft skills. Lo scopo è quello di coinvolgere lo spettatore raccontando gli eventi, le condizioni e le scelte che hanno portato questi progetti a diventare i player di riferimento nei loro settori.
Dal punto di vista narrativo le storie di Companies Talks non hanno l’obiettivo di celebrare i successi di importanti realtà aziendali: sono invece l’occasione per ricostruire la vita di questi progetti a partire dal background dei fondatori, dagli errori commessi, dai raffinamenti successivi della vision. E’ nella condivisione delle difficoltà affrontate dai fondatori di questi progetti che i partecipanti possono ritrovarsi per collegare questi momenti di crisi alla propria esperienza, personale e professionale.
Quello che emerge è un ritratto meno “eroico” e profetico dei protagonisti, che risultano invece degli attenti lettori della nostra società, costantemente dedicati al miglioramento continuo dei loro prodotti o dei loro servizi.

  • La Storia di Google

    Colpisce l’ambizione e forse l’arroganza di fare qualcosa che nessuno aveva mai fatto. Come ti fa a venire in mente di poter scaricare tutto il web? E di digitalizzare tutta la cultura dell’uomo?

    Piero Pavanini
    Newton spa - Partner
  • La Storia di Amazon

    Una modalità veramente interessante per poter introdurre la riflessione sull’importanza della determinazione e la capacità di riprogettare la propria strategia nel perseguire l’obiettivo finale.

    Filippo Prisciantelli
    Allianz Bank - HR Manager
  • La Storia di Google

    Larry e Sergej dietro all’azienda, il critical thinking dietro al successo, il cambiamento dietro a un motore di ricerca. La grande virtù di Companies Talk è raccontare il punto di vista di Google.

    Matteo Scarabelli
    Cariplo Factory - Chief Communications Officer
  • La Storia di Amazon

    La determinazione di andare avanti per anni senza produrre utili e la fantasia per immaginare un mercato e dei comportamenti di acquisto che non esistevano.

    Piero Pavanini
    Newton spa - Partner
  • La Storia di Facebook

    Il non accontentarsi del qui ed ora quando hai la capacità di riprogettare e sviluppare quello che può sembrare già il massimo, una storia interessante narrata sapientemente, nei testi e nei modi.

    Filippo Prisciantelli
    Allianz Bank - HR Manager
  • La Storia di Olivetti

    Riflettere sul ruolo di trasformatori che ognuno di noi può assumere, partendo da potenti suggestioni come la storia di Adriano Olivetti magistralmente scritta e interpretata dove passato, presente e futuro si fondono tra bellezza, arte e cambiamento.

    Rosalinda Usai
    Cattolica Assicurazioni - Head of Academy
  • La Storia di Olivetti

    “Fare bene le cose e farle sapere” è una chiave di lettura che sottolinea l’importanza della comunicazione nella Storia di Innovazione di Olivetti.

    Gaetano Di Tondo
    Olivetti - Direttore Relazioni Esterne